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mercoledì 18 agosto 2010

La prima mappa del genoma umano


Negli ultimi dieci anni il mondo della genetica si è arricchito grazie al progetto genoma umano, il più grande programma di collaborazione internazionale nella ricerca biologica. Scopo del progetto era l’identificazione e sequenziamento dei tre miliardi di “lettere” che compongono il codice genetico degli esseri umani, il dettagliato schema chimico che determina ogni aspetto del nostro corpo, dal colore degli occhi al grado di predisposizione alle diverse malattie. I risultati finali di questa ricerca, condotta da scienziati provenienti da 20 istituzioni scientifiche di sei nazioni, sono stati resi pubblici nel febbraio 2001. Nel settembre 2007, il biologo Craig Venter (USA) ha compiuto un passo significatico pubblicando il proprio genoma nella sua interezza, rivelando le informazioni genetiche che confermano il colore blu degli occhi, il grado di protezione genetica contro la dipendenza dal tabacco e le sequenze associate all’aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Gli scienziati sperano di riuscire a utilizzare le informazioni ottenute dal progetto genoma per sviluppare nuovi rimedi contro le malattie. Alcuni, invece, temevano che ai cittadini potesse essere rifiutata l’assicurazione sanitaria per motivi genetici: per scongiurare questa eventualità, nel 2008 il presidente americano George Bush ha varato una legge che vieta alle compagnie assicurative e ai datori di lavoro di discriminare le persone in base alle informazioni genetiche.

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