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mercoledì 18 agosto 2010

L'oggetto di consumo più diffuso


Tutti le usano, praticamente ogni giorno: sono i sacchetti di plastica, la cui praticità si abbina però a un costo ambientale molto alto. Secondo i ricercatori, ogni anno si producono migliaia di miliardi di borse di plastica, il che le rende l'oggetto di consumo a diffusione più globale. Ogni anno circa 100 miliardi di borse di plastica vengono gettati via dai soli consumatori statunitensi. Il prezzo pagato dall'ambiente per questo spreco è dovuto in parte ai materiali da cui si ricavano le borse (petrolio o gas naturale) e in parte alla tossicità di scritte e colorazioni. Per quanto riguarda i soli Stati Uniti, la quantità di borse di plastica gettate vie equivale a circa 12 milioni di barili di petrolio all'anno, per non parlare dei danni che provocano a piante e animali, soprattutto negli oceani. Simili a spugne, le borse di plastica abbandonate possono attirare composti chimici presenti nel mare diventando potenzialmente ancora più nocive per gli animali che le ingoiano. Possono soffocare le tartarughe, che le mangiano scambiandole per meduse; soffocano i coralli a cui si avvolgono e sono un vero pericolo per la grande barriera corallina australiana. La plastica inoltre non è biodegradabile: «Tutta la plastica prodotta è ancora in circolazione in pezzi sempre più piccoli» afferma Stephanie Barger, direttore generale della Earth Resource Foundation. Sta aumentando la consapevolezza generale del danno prodotto dalle borse di plastica abbandonate, eppure solo l'1% circa di questi oggetti viene riciclato annualmente nel mondo (il doppio negli Stati Uniti).

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